martedì 12 ottobre 2010

Letteria Giuffrè Pagano per PF#6.12

Acerbo incantamento, 2010 Installazione

Pagine e pagine... Provo gioia e un senso di libertà nello scrivere sulle superfici delle tele. A volte scrivo delle storie, incompiute, come fossero stralci di pagine di libri. Uso la mia lingua e il mio dialetto, il siciliano, quasi a cercare un contatto più arcaico fatto di suoni, significati, sapori, immagini.
In alcuni casi sono le fiabe e i sogni che ispirano le scritture, giocando con questi elementi la calligrafia diventa ora segno ora forma ora linguaggio segreto, traccia e memoria. Pagine arrivate dal passato, reperti trovati chissà dove o oracolo che che ci svela qualcosa di noi o del nostro tempo? L'ambivalenza è sempre prepotentemente presente.
Attraversando una babele di segni, la calligrafia sulla superficie della tela diventa irriconoscibile, un non-linguaggio. Qui c'è il sapore del mistero. L'incontro con il non-conosciuto, con l'infanzia forse.“ (Letteria Giuffrè Pagano)

Opere esposte:

1. Liber / scritture su tela, 2010 Acrilico, matita, foglia d'oro su tela



2. Liber 129, 2010 Acrilico, matita su tela, cm 50x50
3. Paper / scritture su carta, 2010 collage di carta, acquarello, matita su carta, cm 35x35 ciascuno


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