lunedì 11 ottobre 2010

Cyop&Kaf e Diego Miedo per PF#6.12

Cyop&Kaf - Permesso di soggiorno, 2010, Tecnica mista su cartone e stoffa

Diego Miedo - Babylon Fallin’ 1 e 2, 2010, china su carta.


Lo statuto di straniero non è sempre stato lo stesso nella storia. I greci distinguevano tra barbaro (barbaros) e straniero (xenos). Il barbaro è il nemico, portatore di ostilità, non di saggezza; appartiene a una specie diversa di uomini, presenta nei tratti fisici come nei comportamenti sociali un aspetto tale da farlo apparire mostruoso. Lo xenos ha un legame con il sacro, è un inviato di Zeus Xenios, protetto da Athena Xenia, è rappresentante di umanità, figura dell’eccezione, sfuggente alle definizioni e pertanto portatore di misteriosa individualità. La concezione dello straniero come barbaro è intervenuta quando i greci, durante le guerre persiane, hanno sentita messa in discussione la loro implicita superiorità culturale e, deboli sul piano bellico, hanno avuto bisogno di sentirsi superiori sul piano civile a chi, nella lingua della civiltà, sapeva tutt’al più balbettare. Gli stranieri rappresentati in Permesso di soggiorno sono gli “extracomunitari”, i “migranti”, gli “immigrati”, i “clandestini”, i “profughi”, i “rifugiati”: nuovi barbari della modernità occidentale, quelli a cui viene negato lo status di “ospiti”, con le regole sacre e inviolabili ad esso connesse; quelli che la civilissima Europa considera un’emergenza o un problema di sicurezza. Le creature antropomorfe, barbaricamente mostruose di Cyop&Kaf e Diego Miedo, mettono in scena le modalità di “accoglienza” che le comunità di approdo riservano all’altro da sé.

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